VINCITORE CONCORSO
LOGO 30° SCUOLA DI MUSICA JUBILATE
Il Concorso per i 30 anni di Scuola di Musica Jubilate è stato vinto da MAIA MAZZEI, classe 2^ A scuola primaria Toscanini, Legnano. Maia Mazzei frequenta la Scuola di Musica Jubilate dall’anno scol. 2021/2022 con il corso di ukulele e chitarra del Maestro Danilo Comerio. Dall’anno scolastico 2022/2023 studia batteria con il Maestro Claudio Mambrini. Fa parte del Piccolo Coro della Scuola Jubilate diretto da Lucrezia Liardo.
“Il lavoro che ha ricevuto più preferenze è quello sul circolo dei bambini. Molti sono gli elementi che hanno indotto a questa scelta: i colori delicati, il minuzioso disegno di ogni singolo bambino in uno stile semplice, le diverse altezze dei bimbi, le differenze dei singoli colori nelle gambe e nelle braccia, concentrano l’attenzione sul significato di diversità ma con un grande senso di unione affermato dal legame di un cerchio, quest’ultimo, sinonimo di ciò che non ha frattura e interruzione ma che chiude e accomuna ponendo al centro le note, la musica, il ritmo. “
“L’ evidenza di microfoni all’interno del cerchio evoca l’idea e il desiderio di amplificare i suoni, quasi a trasmettere la musica interna dell’anima agli altri. L’originalità della sovrapposizione delle note che vanno a creare il numero 30 in maniera sparsa e non decisa ma che si pone al centro, conferma la creatività e l’espressione significativa del logo.”
“Raffigura con semplicità ciò che è lo spirito della nostra scuola: spirito di accoglienza, coesione, inclusività, semplicità, gioia. Un girotondo che abbraccia questi nostri primi e splendidi 30 anni di Vita, con l’auspicio che le generazioni che passeranno da qui trovino sempre i valori su cui siamo fondati, come scuola e come persone.”
“30 anni rappresentati da note musicali e circondati da tutti gli alunni e collaboratori che ne hanno fatto parte e hanno contribuito ad essere oggi ciò che è la scuola di musica Jubilate”
“La musica che unisce le persone: è questo ciò che penso quando penso alla vostra bellissima realtà” cit. Alice D’Amico.